Uno dei concetti che meglio spiegano la decadenza del mondo moderno è quello di tradimento. Oggi, almeno nelle società occidentali, questa parola viene usata unicamente in ambito sessuale, è il tradimento del corpo, l’andare a letto con un’altra persona. La maggiore causa di rottura dei matrimoni e delle relazioni in genere è il tradimento, e una delle maggiori preoccupazioni degli uomini e uno degli insulti più classici è essere cornuto. Non è nulla di sorprendente per una società che ruota intorno al sesso, al piacere e all’egoismo.
Il tradimento secondo il dizionario è “ingannare qualcuno o violare un patto, venire meno a un obbligo vincolante, alla parola data”. Il fatto che oggi questa parola venga usata solo con riferimenti sessuali indica come gli altri tipi di legami, di patti e di giuramenti non esistano più o non abbiano nessun valore. Un tempo c’era, ad esempio, il tradimento della patria, specie in periodo di guerra; oggi con l’abitudine alla pace l’idea che si possa tradire la patria sembra una cosa di epoche remote, eppure i politici corrotti a loro modo sono dei traditori della patria, i poliziotti che abusano del loro potere sono dei traditori della patria, i giornalisti che fanno disinformazione coprendo decisioni criminali dell’autorità sono traditori della patria.
Ma l’uomo moderno vuole sentirsi libero dai legami, dai doveri, dal rispetto di qualcosa di superiore, usando come scusa la libertà, la democrazia e la modernità. È vero che l’eccessivo rispetto della patria fu ciò che spinse milioni di persone a morire ciecamente nella prima guerra mondiale, ma la semplice eliminazione di questo senso del dovere e della responsabilità non ha portato a un miglioramento del mondo. Se non hai niente da rispettare, niente che puoi tradire, non hai nemmeno niente per cui vivere. Si ha il mondo del consumismo, in cui tutto è monetizzato, cioè niente ha un vero valore, tutto passa, tutto si consuma, tutto è fatto per essere consumato e tutti sono fatti per consumare.
Collegato al tradimento c’è anche il sentimento della vergogna. Il valore degli uomini si può giudicare facilmente in base a ciò di cui si vergognano. Ciò è collegato col tradimento perché deriva sempre dai nostri valori interni, ad esempio se il denaro è ciò che per noi è più importante non ci vergogneremo a rubarlo, e nei casi più estremi saremo addirittura fieri di averlo fatto (Berlusconi ne è un caso tipico, ma anche i tanti politici corrotti alla Razzi, Scilipoti o Fiorito, che non solo non si vergognano ma parlano con disprezzo delle persone normali).
Gli ultimi decenni hanno spazzato via quasi tutti i pudori. La cosa più evidente è il cambiamento della morale sessuale, ma le modifiche nella società sono state molte altre e molto più profonde. Un secolo fa un parlamentare coinvolto nello scandalo finanziario della banca romana si suicidava per la vergogna, oggi la cosa risulterebbe incomprensibile, persino ridicola. C’è stato qualche suicidio durante tangentopoli, sempre sventolati per accusare i giudici di essere violenti con i poveri accusati, ma in quel caso era più che altro per la paura di essere in galera e rimanerci per molti anni.
Oggi i potenti non si suicidano mai, al massimo vengono suicidati (come nel caso, ad esempio, di Raul Gardini). È invece la povera gente che si suicida per la miseria, per aver perso in lavoro, e anche perché vede sempre più ingiustizia nella società, sempre più persone disoneste o incapaci che accumulano soldi e privilegi.
Non ci sono nemmeno quasi più gli omicidi d’onore. Un tempo si uccideva la moglie che tradiva non tanto per una questione passionale (i matrimoni del resto raramente erano fondati sull’amore), ma per una ragione di prestigio personale e di possesso: la moglie era proprietà del marito e non doveva andare con nessun altro. Non che fosse un sistema etico particolarmente bello, ma almeno denotava l’esistenza di qualcosa di importante per cui si poteva uccidere. Oggi invece neanche la mafia fa più delitti d’onore, anche gli omicidi di Cosa Nostra sono ormai dei semplici litigi tra bande, si uccide quasi sempre per soldi e potere, quasi mai per l’onore o le regole.
Infine anche i pochi valori che contraddistinguono la società moderna sono usati male. Ad esempio si adora il denaro ma non si capisce la sua natura, e così la maggior parte della gente lo spreca e si impoverisce; e le banche e la finanza sono diventate onnipotenti e indipendenti, finendo per svilire il valore del denaro e anche la figura delle banche. Anche il sesso è nelle stesse condizioni: si diffonde la libertà sessuale, si attenuano certe discriminazioni, ma ne nascono altre. Un tempo era impossibile per un gay dichiararsi pubblicamente, oggi la discriminazione è invece molto meno forte, ma il posto dei gay tra le categorie disprezzabili è stato preso dalle trans. Il sesso si fa molto più facilmente, ma i pregiudizi contro le prostitute sono gli stessi di un tempo (a parte quando sono famose, allora diventano escort e sono rispettabili), nonostante la prostituta usi il sesso in maniera molto più pulita e trasparente rispetto a tante donne che si vendono per fare carriera. Anche il sesso, come il denaro, nonostante sia adorato non viene capito, e non viene vissuto in maniera corretta.