Zeitgeist Moving Forward e la proposta di un’economia delle risorse


Zeitgeist Moving Forward è un film del 2011 realizzato per cercare di cambiare la prospettiva della gente riguardo al futuro, allo sviluppo, all’economia ed al modo in cui la società e il mondo potrebbero (e dovrebbero essere organizzate). Zeitgeist (che in tedesco significa “spirito del tempo”, concetto filosofico ottocentesco). Il film è una lunga analisi del modo in cui gli uomini si sono abituati a percepire il mondo e interagire con esso, soprattutto per quanto riguarda il denaro e la politica, ed è costituito per la maggior parte di interviste a studiosi ed esperti in vari rami del sapere, dal biologo Robert Sapolsky (che conosco per aver guardato i video della sue lezioni di biologia comportamentale a Stanford) allo psichiatra Gabor Maté (esperto in cura dei drogati e di tutte le forme di dipendenza), dal professore di filosofia John McMurtry a Jacque Fresco (multiforme personaggio che è insieme filosofo, scienziato e inventore).

Il film si basa sulla teoria di un nuovo tipo di economia basata sulle risorse invece che sul mercato, secondo la logica che una vera economia deve basarsi su ciò che è reale (le risorse del pianeta, che sono limitate) invece che su ciò che è immateriale (il denaro, che può essere stampato e accumulato in quantità illimitata), e deve rispondere alle reali esigenze degli esseri umani (che non sono “fare soldi” o “comprare ciò che si desidera”, ma essere felici e realizzare se stessi senza danneggiare gli altri).

È difficile fare un riassunto perché il film è lungo più di due ore e tratta di molti argomenti e idee, è anche difficile per questo farne una critica breve. Sicuramente ci sono dei limiti in questa visione delle cose: l’eccessivo peso dato alla scienza come strumento per risolvere tutti i problemi, e la conseguente riduzione della religione a nessuna importanza per il futuro dell’umanità e il parlare nella seconda parte di come sarebbe la maniera più razionale di costruire un nuovo mondo da zero, senza però nessuna considerazione su come si può arrivare a cambiare abbastanza il mondo attuale per avvicinarsi a quell’utopia. Anche se ci sono dei difetti è comunque certamente un film rivoluzionario, soprattutto per quelle persone (quasi tutte) che non conoscono questi argomenti, e che sono sempre rimaste imprigionate nella mentalità dell’economia di mercato consumistica in cui le preoccupazioni sono il pagare i debiti, arrivare a fine mese, e non avere i soldi per curarsi se ci si ammala, e le cui gioie sono comprarsi una bella macchina, una bella casa, avere un grosso conto in banca e qualcosa da lasciare in eredità ai figli.

Per chi volesse approfondire e discutere questi argomenti può farlo sul sito di Zeitgeist Italia.


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2 risposte a “Zeitgeist Moving Forward e la proposta di un’economia delle risorse”

  1. Probabilmente nel secondo paragrafo volevi dire che le esigenze NON sono fare soldi o comprare ciò che si desidera, vero?

    Lo guardo domani perché stasera sono impegnato con un libro di archeologia biblica.. il solito che non riesco a finire da più di un mese..

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